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​Eutelsat: con l’HbbTV innoviamo la visione della TV via satellite

“Un’opportunità in più per incrementare la visibilità dei canali satellitari”. Così Renato Farina, amministratore delegato di Eutelsat Italia, a proposito dell’adozione nel nostro paese dello standard per la TV interattiva HbbTV. Da ora anche gli utenti italiani potranno provare Sat.Tv, l’applicazione di Eutelsat da poco disponibile su SmartTV.


Cosa significa l’adozione dello standard HbbTV per il comparto televisivo italiano?

Grazie all’innovazione tecnologica il panorama televisivo è in continuo cambiamento. E l’adozione dello standard HbbTV rappresenta un passo in avanti verso i servizi interattivi offerti dai broadcaster agli utenti attraverso SmartTV e decoder. Stiamo parlando di applicazioni sempre più richieste dal pubblico che vanno dalla cosiddetta Catch up TV fino alla Pay per View. Dunque si tratta senz’altro di un momento importante per i telespettatori e per l’industria, anche perché finalmente l’Italia si adegua al resto d’Europa. Infatti, lo standard precedente, l’MHP, era utilizzato soltanto nel nostro paese. Quindi è la prima tappa di un nuovo ecosistema che abbatte le barriere e promette prospettive di mercato interessanti.

Perché l’HbbTV è importante per il settore satellitare?

L’HbbTV apre le porte ad un concetto molto innovativo di televisione. Detto in modo diverso, lo schermo diventa una vera e propria piattaforma integrata. In pratica uno strumento perfettamente in grado di mixare tutte le tecnologie di distribuzione del segnale attualmente su piazza: il Digitale Terrestre, il Broadband e il Satellite. Il tutto con assoluta semplicità. Questa è la TV del futuro: interattiva e con immagini di altissima qualità tecnica.

Possiamo dire che la TV del futuro prende una svolta democratica?

Sì, nel senso che l’adozione dell’HbbTV mette sullo stesso piano tutti i player del settore e tutte le tecnologie a disposizione al cospetto dell’utente. L’utente non ha interesse di sapere da dove arrivano i segnali che alimentano i suoi device. Vuole soltanto un’esperienza di visione innovativa, semplice, interattiva e soprattutto di alta qualità. E i player sono chiamati a soddisfare queste esigenze, ciascuno dalla propria parte, impiegando l’innovazione in modo complementare, trasversale e senza esclusività.

Qual è il plus del satellite nell’ecosistema HbbTV?

Prendiamo in considerazione ciò che succede su HOTBIRD, la posizione più popolare in Italia con circa 8 milioni di famiglie connesse. Attraverso Sat.Tv l’applicazione di Eutelsat basata su HbbTV, disponibile da poco anche su SmartTV, l’utente può farsi la sua guida personalizzata dei canali satellitari gratuiti: selezionale i programmi preferiti, memorizzarli nell’ordine che vuole, fare una ricerca per canale, orario e tipo di contenuto. Quindi, grazie all’HbbTV, si afferma davvero un modo inedito e innovativo di guardare la TV satellitare.

E cosa cambia per i broadcaster?

Per i canali satellitari in chiaro questo comporta certamente un’opportunità in più per aumentare la visibilità e incontrare nuova audience. E significa soprattutto giocare alla pari con le altre proposte provenienti dal versante OTT e IPTV: tutti arrivano all’utente attraverso lo stesso schermo e interfacce apparentemente simili che sono disponibili su ogni dispositivo.

Che tipo di feedback avete fino ad ora?

L’esempio di Sat.Tv mi sembra eloquente. L’abbiamo lanciata nell’aprile 2016, è possibile scaricarla gratuitamente su App Store e Google Play, e nell’ultimo mese abbiamo registrato un record di 1,2 milioni di download. Da marzo scorso è disponibile anche sull’hub satellitare di Eutelsat a 7/8° Ovest, dove presto la estenderemo anche alle SmartTV. Ma già nel 2012 abbiamo varato FRANSAT Connect, per gli utenti della piattaforma Fransat diffusa sul satellite EUTELSAT 5WA a 5° Ovest. Diciamo che adesso questo dinamismo è evidente anche sul versante italiano. Oltre a Sat.Tv, sempre su HOTBIRD, la piattaforma satellitare gratuita Tivusat ha recentemente rinnovato la sua applicazione ‘tivuon!’ che a partire dalla fine del 2017 si troverà sui nuovi televisori Samsung certificati tivuòn e dotati appunto di HbbTV.

Si può dire che l’HbbTV rappresenta il nuovo focus di Eutelsat in Italia dopo l’Ultra HD?

Certamente l’interattività è di fondamentale importanza per noi e per la TV del futuro. Non a caso abbiamo sostenuto l’HbbTV fin dal principio a livello europeo nella definizione dello standard. E oggi crediamo che anche questo ecosistema in Italia possa favorire l’incremento della consapevolezza in merito ai vantaggi permessi dalla ricezione satellitare. Ci tengo a ricordare che proprio su Tivusat, a fine settembre, è arrivato il primo canale in Ultra HD regolare nel nostro paese. Si tratta di Fashion TV. Insomma, come sempre, il satellite in Italia continuerà a giocare un ruolo chiave nell’innovazione del mezzo televisivo.

Di questo si discuterà durante l’HbbTV Symposium in programma a Roma il 16 e 17 ottobre. C’è da aspettarsi qualche annuncio speciale?

Purtroppo non posso anticipare nulla in questa sede. Però, mi permetto di approfittare dell’occasione per sottolineare l’impegno dell’Associazione HD Forum Italia nel traghettare l’intero settore televisivo verso il futuro grazie al dialogo costante con i maggiori enti internazionali. È a questa realtà che dobbiamo l’adozione ufficiale in Italia dell’HbbTV. E adesso, attraverso la pubblicazione dell’Ultra HD Book 1.0, il primo volume di una nuova serie con le specifiche tecniche rivolte ai costruttori di apparati di ricezione televisiva, verrà sancito debutto in piena regola della TV multipiattaforma: ad altissima qualità, interattiva e diffusa mediante Satellite, Digitale Terrestre e IP.

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