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Pagamenti con la carta, quanto sono sicuri

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Pagamenti con la carta, quanto sono sicuri

Pagamenti con la carta, quanto sono sicuri


Pagamenti con la carta, quanto sono sicuri

I consigli del direttore generale di Visa Italia Davide Steffanini per prevenire le frodi in Rete e nel momento dei pagamenti fisici

Quanto sono sicuri i pagamenti che effettuiamo strisciando la carta o avvicinandola per i pagamenti senza contatto o quando immettiamo il Pin o il codice Cvv sul PC da casa? Tanto, stando ai dati forniti da Visa, leader mondiale delle carte di pagamento. Il livello di frodi sul suo circuito nel 2015 è pari a meno dello 0,05% del transato, ossia circa 5 centesimi di euro ogni 100 euro speso su prodotti Visa, contro lo 0,06% dell'anno precedente. Per comprendere il dato è però necessario tenere presente che il livello delle azioni fraudolente con il contante è maggiore e pari allo 0,1%.

Se si considera il solo sistema contactless, ovvero l'Nfc, le frodi a carico di Visa riguardano lo 0,02% del transato. La maggior parte di questi atti fraudolenti è basata sulla contraffazione, cioè sulla creazione di una carta speculare che può avvenire o via web o per clonazione. L'obiettivo è creare una copia da usare finché non sarà bloccata.

Le garanzie per la sicurezza

A garantire la sicurezza delle transazioni elettroniche, siano esse fisiche o online, è innanzitutto l'infrastruttura di base: "Se i nostri sistemi rilevano un acquisto in un supermercato a Milano e due ore dopo un altro fatto con la stessa carta in una boutique di New York avvisiamo immediatamente le banche perché è impossibile che ciò avvenga", spiega il direttore generale di Visa Italia Davide Steffanini aDigital Magazine. Altro aspetto fondamentale per prevenire le frodi è che le carte sono legate al codice PIN e token. Ma è indispensabile anche che ci sia uncomportamento responsabile da parte dell'utente. Molte persone hanno la pessima abitudine di tenere nel portafoglio con il bancomat un foglietto con su scritto il pin. Alcune persone arrivano addirittura a scrivere il codice sulla carta stessa.

I consigli per evitare di essere vittima di frode

"Quando si va online bisogna evitare i siti ambigui, ad esempio quelli che propongono sconti impressionanti e magari chiedono il numero della carta e non danno credenziali di alcun tipo", ricorda Steffanini, aggiungendo che "è altrettanto pericoloso dare ai siti non conosciuti i dati della carta", ovvero numero, scadenza e, ovviamente, pin o codice Cvv. Attenzione anche al phishing: "quando arrivano richieste di codici, numeri o dati personali da parte della banca è bene verificare l'url, che spesso non coincide con quello del proprio istituto di credito". Il direttore suggerisce anche di "non perdere mai di vista la propria carta e non cederla quando si va nei bar o nei ristoranti. È accaduto anche in locali di alto livello che la carta fosse affidata al cameriere e, dietro il bancone, clonata".

Privacy al sicuro

Ma i dati di cui dispongono i circuiti bancari non mettono a rischio la privacy? "Tutti movimenti della carta sono osservati da Visa ma appaiono criptati, sotto forma di numero: non sappiamo chi c'è dietro" - rassicura Steffanini - "se notiamo stranezze segnaliamo alla banca che è autorizzata a intervenire in base al contratto stipulato con il cliente. Visa, infatti, ha un rapporto diretto con le banche socie e non con la persona fisica".

3 dicembre 2015

La Redazione

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Barbara D'Incecco

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